Guidare una mongolfiera: lasciate perdere per un momento le paure e lasciate da parte anche la bellezza del volare, che è comunque innegabile. Guardiamo piuttosto questa attività dal punto di vista economico: un lavoro insomma, un lavoro vero e proprio con cui guadagnare e trovare il proprio equilibrio, economico e sociale, nella vita.
Come diventare pilota di mongolfiera? Guidare una mongolfiera è un lavoro perfetto per questi tempi difficili, tempi in cui bisogna guardare avanti, ragionare in modo originale e dare al mondo risposte che funzionino e che abbiamo il giusto prezzo. Perché il mondo oggi è sempre più diviso in due: chi ha pochi soldi e chi ne ha tanti. Ecco allora che una mongolfiera può essere una risposta per chi non è ricco (come attività turistica d’eccezione per esempio, che potrebbe essere sfruttata nei fine settimana e d’estate). E allo stesso modo può diventare una risposta perfetta per chi soldi da investire invece ne ha: una pubblicità trasportata da una mongolfiera ad esempio, ha una visibilità unica e originalissima. Pensate solo alle fiere e a tutte le occasioni in cui i marchi cercano visibilità.
Per guidare una mongolfiera, un pallone a gas o un dirigibile occorre ovviamente essere in possesso di una apposita licenza, il brevetto, che, come stabilisce il Codice della Navigazione Aerea, certifica “la capacità di eseguire ascensioni e viaggi con palloni liberi di qualsiasi cubatura, anche avendo a bordo passeggeri”. La licenza si può conseguire in una scuola autorizzata dopo un corso teorico-pratico, tenuto da un pilota istruttore abilitato, a cui seguono degli esami per i quali è necessario avere all’attivo almeno 16 ore di volo (come vedete, molto pochi rispetto a quel che serve per diventare pilota d’aereo). Infine bisogna dimostrare di aver raggiunto un livello di sicurezza tale da eseguire gonfiaggio, volo e atterraggio senza rischi per sé e per gli altri.
Quindi come diventare pilota di mongolfiera? Prima di tutto, per poter essere ammessi al corso è necessario sottoporsi ad una visita medica presso un Istituto Medico Legale dell’Aeronautica. Gli esami prevedono una prova pratica consistente in un volo con l’esaminatore a bordo e in una prova di teoria su materie come aerostatica, meteorologia, tecnica costruttiva delle mongolfiere, tecnica di volo, segnalazioni, circolazione aerea, legislazione, diritto aeronautico, lettura delle carte geografiche ed aeronautiche, orientamento e radiofonia aeronautica.
Uno schema tipo del programma di studio e delle esercitazioni pratiche comprende: regole generali dell’aria e del volo a vista, nozioni generali sugli aerostati e principi del volo, meteorologia, navigazione, medicina, fisiologia e psicologia aeronautica. Si affronteranno: presa di contatto con il velivolo, il suo utilizzo e i limiti di sicurezza, preparazione del piano di volo, scelta dell’area di decollo, preparazione del pallone, decollo, volo, atterraggio e rifornimento fino ad arrivare alle manovre di atterraggio in varie situazioni con e senza ostacoli, al volo in zone collinari e alle procedure di emergenza.
Si studierà poi il volo in zone collinari, lo studio degli effetti delle correnti sul pallone e sugli strumenti, l’individuazione degli ostacoli al suolo, l’atterraggio con vento forte. Si imparerà a calcolare il carico massimo ammissibile e il calcolo della velocità del vento per poter decollare, volare e atterrare in sicurezza.
Insomma, un po’ alla volta si imparerà tutto quel che serve per guidare una mongolfiera che, ricordiamo, non presenta grandi costi di manutenzione e di gestione e soprattutto garantisce una visibilità unica al mondo.