Diventare guida turistica è una delle possibilità occupazionali del futuro, dicono gli esperti. In Italia soprattutto, dove le professioni tradizionali vivono un grande momento di crisi.
Ma la ragione chiave non è certo la difficoltà degli altri mestieri: al contrario, è proprio la realtà italiana a costituire l’opportunità per lavorare come accompagnatore turistico: un paese amato in tutto il mondo e, ogni giorno di più, meta di milioni di nuovi turisti dai ricchi paesi emergenti del mondo.
Pensate alla Cina: nessuno oserebbe definirlo un paese ricco. O meglio, nessuno immagina che dalla Cina possano muoversi milioni di persone per venir a fare i turisti benestanti in Italia. E invece è proprio quel che succede.
Proprio com’è accaduto con i nuovi turisti in arrivo, ormai da una decina d’anni, dai paesi dell’est: ogni anni migliaia e migliaia di turisti ricchi arrivano dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Polonia, dalla Repubblica Ceca e così via.
Perché è vero che un paese come la Russia non è certo famoso per la ricchezza dei suoi abitanti. Ma è altrettanto vero che a fronte di decine di milioni di persone che una vacanza all’estero non potrebbero nemmeno immaginarla, ci sono decine di migliaia di “nuovi ricchi” o comunque “nuovi benestanti” che non vedono l’ora di saltare su un aereo e venire a visitare l’Italia.
Se è così per la Russia, figuriamoci per altri Stati di enorme dimensione, quali la Cina o l’India. “Ma in Cina sono pochissimi quelli che possono permettersi un vacanza in Italia”, dirà qualcuno. Certo, sono pochissimi in percentuale. Rispetto ai tedeschi per esempio, dei quali viene in Italia un buon 10%, lo 0,5% dei cinesi appare come poca cosa.
Ma lo 0,5% di uno stato che conta più di un miliardo e trecento milioni di persone è una cifra che… batte tutti i ricchi e i benestanti di mezza Europa! Avete idea di cosa possa significare puntare oggi sul turismo in arrivo da questi paesi?
È per questo che vi consigliamo di ragionare seriamente sulla possibilità di lavorare come accompagnatore turistico. È comunque un inizio, perché una brava guida può fare un po’ di tutto una volta che ha saputo comprendere il suo ruolo e ha fatto un po’ di esperienza sul campo.
E ragionate sulla professione pensando proprio a questo nuovo pubblico: cinesi, indiani, russi… Se anche comincerete lavorando con tedeschi, americani e giapponesi, pensate con la mente aperta al futuro: i mille americani e giapponesi che arrivano oggi, possono diventare diecimila cinesi e indiani di domani. Hanno bisogno di chi sappia assecondare il loro “sogno italiano” e sono disposti a pagare molto bene.
m.r.
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