Dopo aver spiegato in passato che cos’è il counseling, oggi parliamo in particolare del counseling in rete.
Il counseling (ma si può scrivere anche counselling con due elle) è l’attività professionale che orienta, sostiene e sviluppa le potenzialità delle persone promuovendone atteggiamenti attivi e propositivi. Inoltre stimola la capacità di scegliere e di prendere decisioni, aiuta a migliorare le relazioni e i rapporti in famiglia, nel lavoro e nella società.
Negli ultimi anni l’attività di counseling è diventata molto richiesta perché aiuta le persone a chiarirsi le idee e a trovare forze che nemmeno sospettano di avere. Niente di strano dunque se l’offerta di corsi di counseling sia cresciuta moltissimo offrendo oggi grandi opportunità in ogni città italiana.
Ma qui vogliamo parlare di un nuovo “modello” di corso di counseling: quello che forma i cosiddetti email counselor e che insegna a svolgere la professione del counseling in rete senza bisogno di spostarsi da casa e gestendosi il tempo a totale piacimento.
Logicamente siamo abituati a pensar al counseling come ad un dialogo faccia a faccia, addirittura molto intimo. Una cosa che non può passare attraverso telefoni, computer e videocamere. Al contrario, l’email counseling aiuta a superare questo problema. Il corso promette infatti risultati proprio grazie al rapporto tra individui che possono anche non incontrarsi mai di persona.
Una veloce ricerca sul web rivela molti siti che offrono servizi di counseling in rete. Nella maggior parte dei casi si presuppone almeno una visita iniziale, in cui il cliente pone una domanda e il counselor ragiona sulla risposta che verrò poi sviscerata una po’ alla volta via email.
I vantaggi dell’email counseling vanno di pari passo con le difficoltà, però ci pare doveroso affrontare entrambe, per capire i pro e i contro della questione.
La nascita del counseling in rete deriva da una necessità: molte persone oggi vorrebbero svolgere un corso ed essere seguiti ma non hanno il tempo o la voglia di prendere appuntamenti che debbono necessariamente scandire le settimane lavorative.
Ciò che fa preferire l’email counselor al counselor tradizionale è proprio il fatto che egli e il cliente possano entrare in contatto anche se divisi da grandi distanze e solo con una piccola spesa economica. Questo tipo di counseling fa sì che l’email counselor non debba prendere appuntamenti, tener conto dei tempi di viaggio, affittare uno studio o acquistare arredi professionali.
Al cliente, d’altro canto, non si richiede di essere fisicamente presente, cosa che una persona scontrosa, timida, nervosa o che si imbarazza facilmente potrebbe preferire. L’assenza dell’incontro fisico svuota la relazione counselor-cliente anche di altri determinanti negativi, quali potrebbero essere il sesso, l’età e così via. Inoltre, sia il counselor che il cliente hanno la possibilità di riflettere tutto il tempo che vogliono sui messaggi già inviati o ricevuti.
Una volta stampati, d’altronde, è possibile leggerli e scrivere osservazioni direttamente su carta, annotando questioni e intuizioni che potranno rivelarsi importanti nelle discussioni future.
m.r.
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