Oggi parliamo di corsi di sopravvivenza! E sapete perché? Perché i migliori lavori sono quelli che vanno trovati al di fuori dal classico impiego. Ma per uscire dal solito tracciato, dalle strade sempre battute o senza molti sbocchi, ci vuole quel pizzico di coraggio in più. Proprio quel coraggio che purtroppo teniamo nascosto in un angolo buio del cervello.
Come si fa a tirarlo fuori? Un sistema è quello di metterlo alla prova in una situazione che ne richieda davvero. Perché il coraggio che a noi serve è anche quello – apparentemente molto poco eroico – di cambiare lo stato delle cose. Per trovarlo, non c’è modo migliore che risvegliare il coraggio più tradizionale, quello che abbiamo imparato ad amare in film e libri d’avventura. È proprio partendo da questo coraggio che arriviamo a liberare il coraggio di cambiare!
Un corso di sopravvivenza è uno dei sistemi più semplici e sicuri per risvegliare il nostro coraggio, che è in fondo un modo di essere istintivo e naturale. Peccato che siamo abituati a reprimerlo, tenendolo ben chiuso a chiave nella vita quotidiana.
Invece, come spiegano tutti quelli che hanno avuto la forza di tirar fuori il meglio di sé, il coraggio si risveglia eccome. Perché è sempre lì, pronto a lavorare per noi.
I corsi di sopravvivenza servono proprio a questo. Tra le tante cose che si imparano vi è soprattutto la capacità di uscire dalle logiche più banali che normalmente ci spingono: vado solo se ho una strada già tracciata da qualcun altro; parto solo se ho la certezza di arrivare ad un’ora precisa; mi metto in moto solo se ho la garanzia di un posto sicuro dove arrivare; agisco solo se ho la certezza che troverò quel che serve lungo la strada… Insomma, tutte queste certezze, che di solito consideriamo indispensabili, in un buon corso di sopravvivenza non esistono. Il che non significa che andremo a rischiare di farci male: saremo seguiti da persone di grande esperienza che ci insegneranno a non correre rischi.
Ma questo non significa che troveremo tutto pronto; al contrario, starà a noi trarci d’impaccio e cavarcela. Immaginiamoci mentre camminiamo in un bosco, in gruppo, mentre cerchiamo acqua e alimenti da condividere la sera intorno al fuoco in un rifugio di fortuna… Il tutto con il solo aiuto che la natura ci vorrà fornire.
Oltre a questo, sfideremo noi stessi in vari ambienti, in percorsi di graduale difficoltà dove ciò che conta è raggiungere un obiettivo. Impareremo così le vere tecniche di sopravvivenza, conoscenze tramandate da millenni che diventeranno un valido aiuto per ritrovare autostima e autocontrollo.
Insomma, tutti hanno un valido motivo per frequentare i corsi di sopravvivenza. A partire dalla fiducia in sé stessi fino alla capacità di mantenere la lucidità in situazioni di stress. E non ultimo, il valore di passare una vacanza completamente diversa, mai noiosa e capace di risvegliare emozioni che riconosceremo sopite da tempo immemorabile.
m.r.