Questa breve guida è dedicata a tutti coloro che sono interessati a sapere come si diventa consulente del lavoro, una professione complessa ma in grado di dare molte soddisfazioni.
Ma chi è il consulente del lavoro? È una figura che si occupa di tutti gli aspetti burocratici legati al personale di un’azienda. In particolare gestisce le pratiche connesse alla creazione, alla definizione e all’evoluzione di un rapporto professionale, alla tenuta delle procedure contabili, economiche, giuridiche, assicurative, previdenziali e sociali. Diventare consulente del lavoro significa infatti acquisire un’ampia conoscenza delle norme retributive, fiscali, previdenziali e assistenziali. Ma un buon professionista deve essere anche una persona concreta, precisa, orientata al cliente e al problem solving.
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Come si diventa consulente del lavoro? Prima di tutto occorre essere in possesso di un diploma di ragioneria o aver conseguito la Laurea Triennale in Giurisprudenza, Economia e Commercio o Scienze Politiche. Gli studenti di queste facoltà acquisiscono, infatti, una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti interconnessi al ramo giuslavoristico e la capacità di applicare le normative del settore. Possiedono inoltre competenze in ambito storico-filosofico, privatistico, costituzionalistico, processuale, economico e sociologico. Una volta ottenuta la laurea è necessario svolgere un periodo di praticantato certificato, della durata di due anni, per poter poi sostenere l’esame di abilitazione.
Per diventare consulente del lavoro bisogna possedere quindi una solida preparazione teorica nel settore: molte delle mansioni del consulente del lavoro necessitano infatti di un’ottima conoscenza delle normative riguardanti lavoro, contratti, prevenzione e previdenza sociale. Essendo però un mestiere che prevede una costante relazione con altre persone, non basta possedere una preparazione completa: per essere un buon consulente del lavoro è fondamentale essere naturalmente predisposti al contatto con i clienti, alla creazione di sinergie efficaci e alla mediazione.
Una piccola nota per concludere questa breve guida su come si diventa consulente del lavoro: l’iscrizione all’Albo non è compatibile con l’attività di giornalista professionista, di notaio, di esattore di tributi e di dipendente di istituti di patronato o di associazioni sindacali.
Sapere come diventare consulente del lavoro è dunque fondamentale per poter intraprende una professione complessa, ma interessante e ricca di soddisfazioni.