Oggi parliamo ancora di colloquio di lavoro: domande e risposte!
Abbiamo visto in un precedente post quali siano le due domande chiave e le conseguenti risposte in un colloquio di lavoro da cui potrebbe dipendere la vostra assunzione.Vediamo qui altre domande possibili in un colloquio rispondendo bene alle quali potrete convincere i vostri intervistatori che siete la persona giusta per loro.
Una delle domande apparentemente più difficili è “Perché vuole cambiare lavoro?”. Ma non è poi così difficile, a patto di non fare l’errore in cui moltissimi cadono. Durante il colloquio mai parlare male dell’ex capo o dell’ex azienda. Capite benissimo che essere negativi non può essere una scelta intelligente.
Al contrario, i motivi che possono funzionare per cambiare lavoro sono a volte i più semplici: “Vorrei guadagnare di più” per esempio, va benissimo. A patto che sia seguito da “… Con un lavoro che a sua volta pretenda di più da me e dal mio impegno”.
Ma è vincente anche un: “Cerco nuove opportunità, nuove responsabilità e possibilità di crescita, perché alla mia età credo sia giusto crescere. Anzi, credo che a nessuna età sia mai giusto smettere di crescere”.
Se hai un lavoro – dicono gli esperti – non temere di dire che non sei affatto sicuro di voler lasciare la tua posizione, che il tuo lavoro ti piace ma che, ovviamente, anche lo stimolo a cambiare è forte. Niente arroganza ma semplicità.
Se invece non hai un lavoro, dì la verità. Se ti hanno licenziato, dillo. Meglio essere sinceri, anche perché questo tipo di bugia ha le gambe corte: se lo venissero a scoprire poi? Quasi sempre il licenziamento avviene per ragioni quali fusioni, crisi, ristrutturazioni… non è affatto colpa della persona licenziata.
Gli esperti spiegano di descrivere il licenziamento senza rancore e con oggettività, ammettendo che forse, al posto dei titolari, avresti fatto lo stesso. Farai così la figura della persona equilibrata, che capisce come gira il mondo e sa guardare le cose da ogni punto di vista, non soltanto dal tuo.
Un’altra delle domande possibili in un colloquio che spesso molti non prendono seriamente in considerazione è: “Perché vorrebbe lavorare qui da noi?”. Bene, la cosa migliore è che tu abbia le idee chiare prima di rispondere, che tu abbia studiato, che ti sia informato sull’azienda (basta il sito internet in alcuni casi). Meglio ancora se avrai avuto il tempo e la voglia di parlare con qualcuno che lavora o ha lavorato per l’azienda.
L’ultima domanda tipica (e terribile!) è di solito questa: “Dove ti vedi tra 5, 10 anni?”. È una questione difficile perché di solito non ci vediamo da nessuna parte. La soluzione è semplice: niente presunzione (“Mi vedo direttore generale”) né ridicola umiltà (“Mi vedo a fare questo stesso lavoro con lo stesso identico impegno”).
Rispondi invece quello che pensi davvero. Ad esempio: “potrei essere ancora qua, con la faccia magari un po’ più invecchiata ma spero con lo stesso sorriso di adesso”. Se ci credete davvero mentre lo dite, non potrete mancare di fare colpo.
Oppure assicurate l’intervistatore che volete prendere un impegno di lungo periodo, che quella posizione è proprio ciò che cercate ed è quello che sapete fare bene. Ma che con i cambiamenti così rapidi del nostro mondo tra dieci anni vi piacerebbe che il lavoro ci fosse ancora. È la stessa cosa che pensa il vostro interlocutore: non potrà che apprezzare!
m.r.